Uno studio ha osservato come il declino a livello di attenzione, memoria e funzioni esecutive differisca tra i soggetti con disturbo bipolare e primo episodio di tipo maniacale e quelli con primo episodio di tipo depress...
In questo video la Prof.ssa La Neve risponde ad alcuni quesiti di interesse per la pratica clinica posti dai discenti ed emersi dal modulo FAD
Uno studio osservazionale ha evidenziato il legame tra presenza di disturbi depressivi, numero elevato di farmaci psicotropi o anticrisi assunti e un importante deficit cognitivo in soggetti adulti con epilessia del lobo...
Uno studio di deep exome sequencing supporta il possibile impatto del mosaicismo genico associato ai disordini dello sviluppo e disturbi dello spettro autistico sull’insorgenza di disturbo bipolare.
In questo video il Professor Durbano risponde ad alcuni quesiti di interesse per la pratica clinica posti dai discenti ed emersi dal modulo FAD
In un modello animale, valproato si è rivelato efficace non solo per limitare gli episodi epilettici, ma anche per favorire il mantenimento dei corretti stadi del sonno, riducendo quindi il rischio di nuove crisi epilett...
L’identificazione dei principali trigger di alterazione del tono dell’umore nei soggetti con disturbo bipolare può aiutare a limitare il numero di episodi maniacali o depressivi e ridurre il rischio di recidiva.
Benché i dati di letteratura non siano ancora definitivi, riconoscere lo stato di alto rischio clinico di disturbo bipolare potrebbe consentire ad identificare con più accuratezza i soggetti che convertiranno a disturbo...
In questo video il Professor Specchio risponde ad alcuni quesiti di interesse per la pratica clinica posti dai discenti ed emersi dal modulo FAD
Le evidenze di letteratura sulla gestione del soggetto anziano con epilessia sono ancora limitate, tuttavia è innegabile l’importanza di prevedere un approccio personalizzato al singolo paziente.
Le alterazioni del ritmo circadiano e il disturbo bipolare sono due condizioni fortemente correlate tra loro. La causa esatta, tuttavia, non è ancora chiara, ma ad influenzare i ritmi circadiani sono diversi fattori qual...
Nei disturbi cerebrali, e nello specifico, nell’epilessia del lobo temporale (TLE), l’accoppiamento morfologico-funzionale, rimane in gran parte sconosciuto. Per la prima volta, seppur su un campione ristretto di pazient...
I farmaci per trattare l'insonnia sono alcuni dei trattamenti più comunemente prescritti al mondo. Con questa prima linea guida clinica, basata sulla raccolta di articoli pubblicati sui farmaci attualmente in uso, si è c...
Sarebbe importante limitare il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, neoplasie e diabete nei soggetti adulti con disturbo bipolare, ma le poche evidenze a disposizione non consentono ancora di implementare del...
Le comorbilità sono comuni nei bambini con epilessia e, tra queste l’onere del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è elevato tanto da influenzare negativamente i risultati clinici, gli aspetti psicoso...
L’anedonia è già da lungo tempo associata alla depressione, ma nuovi dati indicano che l’incapacità di provare piacere è relativamente comune anche nei soggetti con epilessia, nei quali si affianca ad aumentati livelli d...
Nonostante il legame tra epilessia e tumori cerebrali sia noto, i meccanismi cellulari e molecolari che sottendono queste due patologie sono ancora oggetto di studi. Terapie anticrisi ad oggi disponibili potrebbero diven...
Una recente review della letteratura sembra indicare una correlazione tra la presenza di disturbi d’ansia in età pediatrica ed adolescenziale e lo sviluppo di un disturbo bipolare in quella adulta, identificando nei dist...
Lo spettro clinico del disturbo bipolare è molto variabile e porta ad un’eterogeneità di sintomi che ne rende difficile la diagnosi differenziale. Lo studio dei fenotipi cronologici potrebbe rivelarsi un valido aiuto nel...